Sicurezza Psicologica sul Lavoro

Amy Edmondson, Professoressa presso la Harvard Business School, definisce la "Psychological Safety", la "Sicurezza Psicologica",  come la convinzione condivisa nel gruppo di lavoro di sentirsi al sicuro nel correre dei rischi. Quindi, si riferisce a quanto una persona percepisce come pericoloso o vantaggioso l’assumersi rischi interpersonali nel posto di lavoro.

Ad esempio, se un dipendente ritiene che la sua nuova idea sarà accolta con diffidenza o ridicolizzata dai colleghi, possiamo dire che in quell’ambiente vi è una scarsa sicurezza psicologica. Quando non è presente la paura del giudizio, le persone pensano di meno alle possibili conseguenze negative dell’esporre una propria idea ed i loro contributi risultano vantaggiosi sia per l’azienda sia per i lavoratori stessi, i quali sentono una crescente motivazione e percepiscono una maggiore qualità dei rapporti interpersonali.

Siamo, quindi, nell'ambito del Benessere Organizzativo e del Clima Organizzativo (per approfondimento cliccare sul termine di riferimento).

Per mantenere un clima sano, collaborativo ed efficiente, la sicurezza psicologica ricopre un ruolo fondamentale.

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Sono 4 i passaggi essenziali affinché i componenti di un gruppo di lavoro si sentano a loro agio nel fornire un contributo all’organizzazione di cui fanno parte.

Fase 1: l’Inclusione

Questo livello di sicurezza è collegato a uno dei bisogni primari dell'essere umano: l’appartenenza.

Ci sentiamo inclusi nel momento in cui siamo a nostro agio e ci sentiamo accettati per ciò che siamo, ognuno nella nostra unicità.

Fase 2: la Disponibilità

In questa fase, ci sentiamo sicuri di fare domande e sperimentare per acquisire nuove capacità. Per raggiungerla è necessario essere disponibili a dare e ricevere feedback e non avere paura di commettere qualche errore.

Fase 3: il Contributo

Mettendo a frutto le competenze acquisite e i nostri talenti naturali, in questa fase possiamo finalmente contribuire ad aggiungere valore alle attività e alle strategie dell’organizzazione, tramite l’espressione di opinioni e idee, ma anche dubbi e preoccupazioni.

Fase 4: la Sfida

Il quarto livello di sicurezza è quello nel quale, se scorgiamo un’opportunità di miglioramento, non proviamo timore nel mettere in discussione lo status quo.

 

Quali sono i benefici?

Rafforzare la Sicurezza Psicologica ha come dirette conseguenze:

• la diffusione di Benessere Organizzativo, importante non solo per la sicurezza psicologica dei collaboratori, ma risulta efficace anche per un'aumento della produttività e la riduzione dei livelli di stress;

• aumento dell’Engagement dei collaboratori (indicativo di un alto benessere organizzativo) che si traduce in un coinvolgimento maggiore nelle attività lavorative: dalla gestione dei clienti o dei fornitori alla risoluzione di problemi, dalle riunioni con i colleghi alla collaborazione nei progetti strategici;

• rafforzamento della Cultura Organizzativa

Questi 3 punti hanno un significato enorme in termini di business e produttività. In particolare:

• Riduzione del turnover

Quando le persone si sentono parte della stessa cultura, incluse e sicure nell’espressione di idee e potenziale, è piuttosto naturale che non abbiano alcuna volontà di lasciare l’azienda per cui lavorano.

La valorizzazione dei talenti è da sempre la leva più efficace per fidelizzarli, riducendo così i costi necessari per reclutare e formare nuove persone.

• Stimolo alla creatività

La Sicurezza Psicologica è un presupposto fondamentale per la circolazione di nuove idee e la proposta personale di iniziative. Solo sentendoci a nostro agio, infatti, possiamo dare libero sfogo alla creatività senza temere di essere giudicati o sminuiti.

• Miglioramento dell’immagine aziendale

Un ambiente di lavoro psicologicamente sicuro porta anche a un miglioramento dell’immagine aziendale agli occhi dei clienti, dei fornitori e di tutti gli interlocutori esterni, compresi i potenziali candidati in fase di recruiting.

• Aumento della produttività

• Riduzione dell'incidenza di casi di Burnout e Mobbing.

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Chi si occupa della Sicurezza Psicologica?

Lo Psicologo del Lavoro si occupa di interventi attivi e formativi riguardo la sicurezza psicologica sul posto di lavoro e miglioramento della performance aziendale. Per lui è fondamentale diffondere la cultura della Sicurezza Psicologica in azienda, partendo proprio dall'insegnare un nuovo modo di fare Leadership, orientato allo sviluppo di nuove forme di comunicazione al fine di generare e preservare alti livelli di sicurezza psicologica, motivazione e impegno lavorativo tra i lavoratori, andando poi a intervenire anche sugli aspetti gruppali dell'organizzazione, sia gli aspetti della Cultura che del Clima Organizzativo, accompagnando l'azienda a raggiungere alti livelli di Sicurezza Psicologica e di crescita.

 

 

La Sicurezza Psicologica deve, quindi, rappresentare una priorità per le organizzazioni che, nel lungo periodo, potranno trarne benefici a tutti i livelli.

Una cultura aziendale fondata sull’apprendimento continuo e sull’innovazione sarà sempre più orientata alla crescita.

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