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Depressione

depressione

Cos'è?

La depressione è un disturbo del tono dell'umore, definito Disturbo Depressivo Maggiore.

Nel corso della nostra vita, ognuno di noi ha sperimentato una giornata storta, dove ci sentivamo più tristi, irritabili e giù di morale: in questo caso si tratta solo di un calo dell'umore passeggero.

Quando si parla di Disturbo Depressivo Maggiore ci si riferisce a un disturbo prolungato nel tempo con sintomi che colpiscono sia la sfera cognitiva, che emotiva che comportamentale.

Infatti, seguendo quanto riportato nel DSM-5, per poterlo diagnosticare devono essere presenti dei sintomi precisi.

Almeno uno dei due criteri tra:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (la persona si sente triste, vuota, disperata, oppure tende al pianto e alla lamentazione).

  • Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere. Molto frequentemente si presentano l’anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie) e la demotivazione.

Almeno tre dei seguenti criteri:

  • Aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta.

  • Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.

  • Rallentamento o agitazione psicomotori.

  • Disturbi del sonno (dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente).

  • Faticabilità o mancanza di energia.

  • Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni.

  • Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio.

 

Per poter fare diagnosi, questi sintomi devono essere presenti per almeno 15 giorni, causando un grave disagio clinico tale da compromettere il normale funzionamento sociale, lavorativo e famigliare e altre aree importanti per la persona.

La caratteristica principale dei sintomi depressivi è la pervasività: sono presenti tutti i giorni per quasi tutto il giorno per almeno 15 giorni, causando un disagio clinico significativo e compromettono il normale funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti per la persona.

Tuttavia, attualmente si inizia a fare riferimento al concetto di Spettro depressivo, e quindi alla possibilità della presenza di un Disturbo Depressivo sottosoglia. Si tratta di casi in cui la sintomatologia è presente ma non tale da rispettare in modo canonico i criteri diagnostici indicati dal Dsm-5: vi possono essere meno sintomi, o può essere che la pervasività non sia così grave.

 

Cause

Quando si parla di Disturbo Depressivo non si può fare riferimento a una causa univoca. Infatti, per spiegare tale disturbo  si fa ricorso a modello di tipo bio-psico-sociale. In generale, si può dire che cause della malattia sono molteplici e diverse da persona a persona (ereditarietà, ambiente sociale, relazioni affettive precoci, avere un caregiver depresso, lutti familiari, problemi di lavoro, relazionali, etc.).

Le ricerche hanno scoperto due cause principali:

  • il fattore biologico, per cui alcuni hanno una maggiore predisposizione genetica verso questa malattia;

  • il fattore psicologico, per cui le nostre esperienze (particolarmente quelle infantili) possono portare ad una maggiore vulnerabilità acquisita alla malattia.

La vulnerabilità biologica e quella psicologica interagiscono tra di loro e non necessariamente portano allo sviluppo del disturbo. Una persona vulnerabile può non ammalarsi mai di depressione, se non capita qualcosa in grado di scatenare il disturbo e se ha relazioni buone e di supporto.

Il fattore scatenante è spesso qualche evento stressante o qualche tensione importante che turba la nostra vita e che è valutata in termini di perdita importante e non accettabile.

Si può trattare ad ed esempio di un evento negativo di perdita (un lutto, la fine di una relazione, la perdita del lavoro, etc.) oppure di un evento positivo ma sempre valutato come perdita (la nascita di un figlio che “toglie libertà”, la laurea in cui si perde lo status di studente, etc.) o la mancanza di eventi positivi per i quali ci si è impegnati tanto (non aver ricevuto una promozione).

Terapia

La depressione è un disturbo frequente, ne soffre, infatti, circa il 15% della popolazione generale. Può colpire a ogni età, in particolar modo nella fascia 25-44 anni, anche se negli ultimi anni sta emergendo un aumento di casi di depressione fra la popolazione adolescenziale. 

Poiché i dati epidemiologici sono in costante crescita, l'Oms prevede che la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, dopo le patologie cardiovascolari, entro pochi anni.

Anche se si tratta di un disturbo che spesso prende la caratteristica di cronicità e ripresentazione, le ricerche dimostrano che una terapia psicologica associata, nei casi più pervasivi, alla terapia farmacologica possano dare ottimi risultati.

 

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