Dott.ssa
Linda Trogi
Psicologo
del Lavoro
Sicurezza sul lavoro
ed Efficienza Lavorativa
Viareggio-Lucca-Pisa
Iscr. Ordine Psicologi della Toscana n. 10192
Benessere Organizzativo
Seguendo la definizione che ne dà il Ministero dell'Istruzione, possiamo definire il Benessere Organizzativo come
“la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno”.
Nella legislazione italiana sono presenti diversi riferimenti normativi che disciplinano l'importanza della valutazione e promozione del Benessere Organizzativo:
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Decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
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Decreto legislativo n. 150/2009: attribuisce agli Organismi Interni di Valutazione il compito di condurre indagini sul benessere organizzativo.
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Decreto legislativo n. 33/2013: introduce l'obbligo di pubblicare i risultati delle indagini sul benessere organizzativo.
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Direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri: contiene regole relative alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.
Il concetto di Benessere Organizzativo non è limitato a particolari settori o ambiti, ma racchiude tutta l'organizzazione nella sua interezza. Infatti, quando si parla di tale concetto si fa riferimento a diversi temi aziendale, quali:
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il bilanciamento vita privata e lavoro (work life balance),
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la qualità della vita in azienda,
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le possibilità di crescita professionale e formazione,
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la qualità e la quantità di relazioni interpersonali instauratesi in azienda,
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il rapporto tra il datore di lavoro e i propri collaboratori,
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la sicurezza sui luoghi di lavoro,
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la tutela della salute,
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i salari e i benefit.
Perché è importante il Benessere Organizzativo?
Diversi studi hanno evidenziato la presenza di una correlazione tra produttività e benessere psico-fisico. Lo stesso Ministero dell'Istruzione lo afferma:
“studi e ricerche hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima interno sereno e partecipativo. La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono elementi che portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, la soddisfazione degli utenti e, in via finale, ad aumentare la produttività”.
Alcuni indicatori di benessere organizzativo, infatti, sono:
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senso di appartenenza all’organizzazione da parte dei dipendenti,
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sentimento di autorealizzazione,
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condivisione dei valori dell’organizzazione (cultura organizzativa),
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equilibrio tra vita privata e lavoro (work life balance),
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relazioni interpersonali positive con i colleghi.
Mentre, gli indicatori di un malessere, di un Benessere Organizzativo e aziendale negativo, possono essere rintracciati fra i seguenti punti:
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desiderio di cambiare lavoro,
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pensieri di inutilità e di non sentirsi all’altezza,
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risentimento nei confronti dell’organizzazione,
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alta incidenza di infortuni e permessi per malattia,
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crescita del livelli di stress lavoro correlato,
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presenza di mobbing e burnout,
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confusione di ruoli, compiti e responsabilità.
Quindi, è chiaro come un contesto lavorativo positivo abbia conseguenze positive non solo per i lavoratori, ma anche per le stesse aziende, migliorando l'engagement, la retention dei talenti, minor tasso di turnover, minor tasso di assenze e infortuni etc... Tutto questo si può tradurre in un aumento della produttività e del business.
Fattori di rischio per il Benessere Organizzativo
L’European Agency for Safety and Health at Work ha individuato 10 fattori di rischio per il benessere nei luoghi di lavoro a cui è importante prestare attenzione:
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ambienti e attrezzature di lavoro, come strumenti inadeguati o non disponibili;
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pianificazione dei compiti scarsa o monotona;
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carico di lavoro eccessivo o ridotto;
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orario di lavoro poco flessibile, imprevedibile o prolungato;
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cultura organizzativa caratterizzata da cattiva comunicazione e difficoltà di problem solving;
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ruolo nell’organizzazione (difficoltà a identificare le responsabilità e i ruoli di ciascuno);
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progressione di carriera incerta, bassa retribuzione o scarso riconoscimento sociale del lavoro;
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autonomia decisionale ridotta o inesistente;
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rapporti interpersonali conflittuali tra colleghi, isolamento, mancanza di supporto sociale;
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conflitto casa-lavoro, difficoltà a bilanciare vita privata e lavorativa.
Come si valuta il Benessere Organizzativo?
Se si vuole effettuare una valutazione dello stato di Benessere della propria azienda o organizzazione è necessario richiedere una CONSULENZA PSICOLOGICA AZIENDALE ad uno Psicologo del Lavoro.
Nel mio metodo vengono utilizzati diversi strumenti psicologici, come interviste libere, strutturate e semi-strutturate, questionari, inventari psicologici, osservazioni sul campo etc... come base di partenza per valutare la qualità e la quantità dei vari indicatori sia negativi che positivi del Benessere Organizzativo.
Una volta ottenuti i dati della valutazione, in accordo con l'azienda, si procede ad attuare un piano di miglioramento del Benessere Aziendale, con l'obbiettivo finale di un aumento della produttività e del benessere di tutti i dipendenti.
Ovviamente, sia la valutazione che il piano di intervento deve essere disegnato ad hoc per quella e solo quell'azienda: per questo sia le modalità effettive che le tempistiche variano da caso a caso.
Come si può promuovere il Benessere Organizzativo?
Un ambiente sano in azienda è caratterizzato da:
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dinamismo,
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flessibilità,
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sfide stimolanti,
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realizzazione dei propri desideri.
Dopo la valutazione, lo psicologo può dover intervenire in diversi ambiti e con diverse tecniche e strategie, in base ai risultati della valutazione stessa, al tipo di organizzazione e alla sua struttura interna, alla tipologia di utenti etc...
Seguendo anche la vigente normativa alcuni esempi possono essere:
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Individuare bisogni e necessità dei lavoratori adottando politiche flessibili.
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Curare l’atmosfera dell’ambiente, che permetta creatività e produttività,
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Adottare strategie di Sicurezza Psicologica Aziendale,
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Svolgere corsi di Formazione specifici (gestione del tempo, prevenzione e gestione dello stress, etc...),
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Formare il team di lavoro, per far sentire i lavoratori parte di una squadra e migliorare le performance.
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Promuovere la fiducia reciproca tra le persone del team, creando un ambiente di lavoro sicuro, privo di pettegolezzi e pregiudizi.
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Valorizzare i risultati per generare autostima e autoefficacia e favorire le buone performance.
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Intervenire sul Clima Organizzativo nella sua totalità,
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Intervenire sullo stile di Management e Leadership,
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etc...
Questi interventi hanno l'obbiettivo di rendere l'organizzazione e l'azienda portatrice di caratteristiche e valori ottimali per la salute e il Benessere Organizzativo:
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l’ambiente di lavoro è confortevole e accogliente
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gli obiettivi sono espliciti e chiari
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le competenze dei dipendenti sono valorizzate
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viene praticato l’ascolto attivo dei lavoratori
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le informazioni per svolgere il lavoro sono disponibili
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la gestione dei conflitti è ottimale
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le relazioni sono improntate alla cooperazione
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viene assicurata scorrevolezza operativa nel raggiungimento degli obiettivi
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c’è equità nell’assegnazione delle responsabilità e nel trattamento retributivo
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c’è attenzione a prevenire i fattori di stress
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si promuove la percezione dell’utilità sociale del lavoro quotidiano
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si presta attenzione alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni
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vengono assegnati compiti sostenibili
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c’è apertura all’ambiente esterno e all’innovazione.
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