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Benessere Organizzativo

Seguendo la definizione che ne dà il Ministero dell'Istruzione, possiamo definire il Benessere Organizzativo come

 

la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno”. 

Nella legislazione italiana sono presenti diversi riferimenti normativi che disciplinano l'importanza della valutazione e promozione del Benessere Organizzativo:

  • Decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).

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  • Decreto legislativo n. 150/2009: attribuisce agli Organismi Interni di Valutazione il compito di condurre indagini sul benessere organizzativo.

  • Decreto legislativo n. 33/2013: introduce l'obbligo di pubblicare i risultati delle indagini sul benessere organizzativo.

  • Direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri: contiene regole relative alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.

Il concetto di Benessere Organizzativo non è limitato a particolari settori o ambiti, ma racchiude tutta l'organizzazione nella sua interezza. Infatti, quando si parla di tale concetto si fa riferimento a diversi temi aziendale, quali: 

  • clima organizzativo,

  • il bilanciamento vita privata e lavoro (work life balance),

  • la qualità della vita in azienda,

  • le possibilità di crescita professionale e formazione,

  • la qualità e la quantità di relazioni interpersonali instauratesi in azienda,

  • il rapporto tra il datore di lavoro e i propri collaboratori,

  • la sicurezza sui luoghi di lavoro,

  • la tutela della salute,

  • i salari e i benefit.

Perché è importante il Benessere Organizzativo?

Diversi studi hanno evidenziato la presenza di una correlazione tra produttività e benessere psico-fisico. Lo stesso Ministero dell'Istruzione lo afferma:

“studi e ricerche hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima interno sereno e partecipativo. La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono elementi che portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, la soddisfazione degli utenti e, in via finale, ad aumentare la produttività”.

 

Alcuni indicatori di benessere organizzativo, infatti, sono:

  • senso di appartenenza all’organizzazione da parte dei dipendenti,

  • sentimento di autorealizzazione,

  • condivisione dei valori dell’organizzazione (cultura organizzativa),

  • equilibrio tra vita privata e lavoro (work life balance),

  • relazioni interpersonali positive con i colleghi.

Mentre, gli indicatori di un malessere, di un Benessere Organizzativo e aziendale negativo, possono essere rintracciati fra i seguenti punti: 

  • desiderio di cambiare lavoro,

  • pensieri di inutilità e di non sentirsi all’altezza,

  • risentimento nei confronti dell’organizzazione,

  • alta incidenza di infortuni e permessi per malattia,

  • crescita del livelli di stress lavoro correlato,

  • presenza di mobbing e burnout,

  • confusione di ruoli, compiti e responsabilità.

Quindi, è chiaro come un contesto lavorativo positivo abbia conseguenze positive non solo per i lavoratori, ma anche per le stesse aziende, migliorando l'engagement, la retention dei talenti, minor tasso di turnover, minor tasso di assenze e infortuni etc... Tutto questo si può tradurre in un aumento della produttività e del business.

Fattori di rischio per il Benessere Organizzativo

L’European Agency for Safety and Health at Work ha individuato 10 fattori di rischio per il benessere nei luoghi di lavoro a cui è importante prestare attenzione:

  • ambienti e attrezzature di lavoro, come strumenti inadeguati o non disponibili;

  • pianificazione dei compiti scarsa o monotona;

  • carico di lavoro eccessivo o ridotto;

  • orario di lavoro poco flessibile, imprevedibile o prolungato;

  • cultura organizzativa caratterizzata da cattiva comunicazione e difficoltà di problem solving;

  • ruolo nell’organizzazione (difficoltà a identificare le responsabilità e i ruoli di ciascuno);

  • progressione di carriera incerta, bassa retribuzione o scarso riconoscimento sociale del lavoro;

  • autonomia decisionale ridotta o inesistente;

  • rapporti interpersonali conflittuali tra colleghi, isolamento, mancanza di supporto sociale;

  • conflitto casa-lavoro, difficoltà a bilanciare vita privata e lavorativa.

Come si valuta il Benessere Organizzativo?

Se si vuole effettuare una valutazione dello stato di Benessere della propria azienda o organizzazione è necessario richiedere una CONSULENZA PSICOLOGICA AZIENDALE ad uno Psicologo del Lavoro.

 

Nel mio metodo vengono utilizzati diversi strumenti psicologici, come interviste libere, strutturate e semi-strutturate, questionari, inventari psicologici, osservazioni sul campo etc... come base di partenza per valutare la qualità e la quantità dei vari indicatori sia negativi che positivi del Benessere Organizzativo.

Una volta ottenuti i dati della valutazione, in accordo con l'azienda, si procede ad attuare un piano di miglioramento del Benessere Aziendale, con l'obbiettivo finale di un aumento della produttività e del benessere di tutti i dipendenti.

Ovviamente, sia la valutazione che il piano di intervento deve essere disegnato ad hoc per quella e solo quell'azienda: per questo sia le modalità effettive che le tempistiche variano da caso a caso.​

Come si può promuovere il Benessere Organizzativo?

Un ambiente sano in azienda è caratterizzato da:

  • dinamismo,

  • flessibilità,

  • sfide stimolanti,

  • realizzazione dei propri desideri.

Dopo la valutazione, lo psicologo può dover intervenire in diversi ambiti e con diverse tecniche e strategie, in base ai risultati della valutazione stessa, al tipo di organizzazione e alla sua struttura interna, alla tipologia di utenti etc...

Seguendo anche la vigente normativa alcuni esempi possono essere:

  • Individuare bisogni e necessità dei lavoratori adottando politiche flessibili.

  • Curare l’atmosfera dell’ambiente, che permetta creatività e produttività,

  • Adottare strategie di Sicurezza Psicologica Aziendale,

  • Svolgere corsi di Formazione specifici (gestione del tempo, prevenzione e gestione dello stress, etc...),

  • Formare il team di lavoro, per far sentire i lavoratori parte di una squadra e migliorare le performance.

  • Promuovere la fiducia reciproca tra le persone del team, creando un ambiente di lavoro sicuro, privo di pettegolezzi e pregiudizi.

  • Valorizzare i risultati per generare autostima e autoefficacia e favorire le buone performance.

  • Intervenire sul Clima Organizzativo nella sua totalità,

  • Intervenire sullo stile di Management e Leadership,

  • etc... 

Questi interventi hanno l'obbiettivo di rendere l'organizzazione e l'azienda portatrice di caratteristiche e valori ottimali per la salute e il Benessere Organizzativo: 

  • l’ambiente di lavoro è confortevole e accogliente

  • gli obiettivi sono espliciti e chiari

  • le competenze dei dipendenti sono valorizzate

  • viene praticato l’ascolto attivo dei lavoratori

  • le informazioni per svolgere il lavoro sono disponibili

  • la gestione dei conflitti è ottimale

  • le relazioni sono improntate alla cooperazione

  • viene assicurata scorrevolezza operativa nel raggiungimento degli obiettivi

  • c’è equità nell’assegnazione delle responsabilità e nel trattamento retributivo

  • c’è attenzione a prevenire i fattori di stress

  • si promuove la percezione dell’utilità sociale del lavoro quotidiano

  • si presta attenzione alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni

  • vengono assegnati compiti sostenibili

  • c’è apertura all’ambiente esterno e all’innovazione.

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